Prima Visione Dessé
La solitudine dei numeri primi
con: Alba Rohrwacher, Luca Marinelli
2010, 118′
Drammatico
Trama Gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza di Mattia e Alice scorrono paralleli senza congiungersi mai. Sono stati anni difficili per entrambi, compromessi da avvenimenti terribili che segneranno le loro fragili esistenze fino alla maturità e renderanno difficili i rapporti con gli amici, in famiglia, sul lavoro. La consapevolezza di essere diversi dagli altri non farà che accrescere le barriere che separano Mattia e Alice dal resto mondo fino a condurli ad un isolamento inevitabile ma consapevole.
Critica “Partiamo da un dato che normalmente le recensioni sottovalutano: ‘La solitudine dei numeri primi’ di Saverio Costanzo è un film tecnicamente straordinario. Il livello della fotografia (Fabio Cianchetti) e del montaggio (Francesca Calvetti) è di grande respiro internazionale. L’uso in colonna sonora di brani musicali preesistenti (Goblin, Morricone, la famosa canzone ‘Bette Davis’, ‘Eyes’ di Kim Carnes) avrebbe fatto sbavare, fosse stato un film di Tarantino, gli stessi cinefili integralisti che l’hanno fischiato. (…) Da sempre i generi sono ottimi mezzi di trasporto per arrivare al cuore degli spettatori. Bravi tutti gli attori, con tre citazioni d’obbligo: un grandioso Maurizio Donadoni, una commovente Isabella Rossellini e un’eroica Alba Rohrwacher (almeno dieci chili in meno rispetto a ‘Cosa voglio di più’ di Soldini, ma le stesse tonnellate di talento.” (Alberto Crespi, ‘L’Unità’, 10 settembre 2010)
“Gli ultimi 20 minuti di ‘La solitudine dei numeri primi’, quarto e ultimo film italiano in concorso, sono affannosi, ansiogeni, in silenzio, dopo 100 di rumore musicale, muti dopo tante parole oblique e stentate, sospesi in un’attesa impaurita d’amore: Alice e Mattia dopo tanto tempo adesso sono uno di fronte all’altra, ma non sanno guardarsi, non sanno parlarsi, è per loro la fine definitiva? (…) Saverio Costanzo è autore di film molto apprezzati e premiati (…). E del resto, se secondo Saverio Costanzo i genitori verso i figli sono horror, e lui avrà le sue buone ragioni per pensarlo, bisogna dire che anche i figli lo sono talvolta per i genitori: per lo meno questi qui dei numeri primi, molto punitivi e rancorosi, uno sempre a tagliuzzarsi, l’altra a non mangiare, una parola o un sorriso, da parte loro, mai. Impressionante il corpo scavato e ossuto della brava Alba Rohrwacher, dagli strazianti sguardi affamati d’amore, molto interessante il viso chiuso dell’esordiente Arianna Nastro, Alice adolescente. Tutti gli altri così così. Nei deliri di Alice anoressica, Costanzo ne inventa uno di alta furbizia, quando lei immagina di attraversare una siepe di foglie verdi tra un muro e l’altro, richiamando l’ormai celebre copertina del romanzo Mondadori.” (Natalia Aspesi, ‘La Repubblica’, 10 settembre 2010)
- REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DI EURIMAGES, ZDF ENTERPRISES, CNC, MDM, FILM COMMISSION TORINO PIEMONTE.
- SUONO: GABRIELE MORETTI.
- IN CONCORSO ALLA 67. MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA (2010).
venerdì 10 settembre | riposo |
sabato 11 settembre | 18:00 20:15 22:30 |
domenica 12 settembre | 18:00 20:15 |
lunedì 13 settembre | riposo |
martedì 14 settembre | 21:30 |
mercoledì 15 settembre | 21:30 |
giovedì 16 settembre | riposo |