Esposizioni
Antonio Colanero
Per il sesto anno consecutivo il cinema d’autore e l’arte contemporanea si uniscono a Livorno nella rassegna Proposte d’arte contemporanea ospitata nelle sale del cinema Kino Dessé di Livorno. Da un’idea dell’associazione Kinoglaz e dell’agenzia Cdcom, torna quindi la rassegna curata dal critico d’arte Cristina Olivieri.
Una iniziativa che contribuisce ad arricchire il panorama culturale ed espositivo della città di Livorno, pensata in un luogo non convenzionale ma particolarissimo e bellissimo, anche solo per il fatto di essere ormai uno degli ultimi cinema tradizionali presenti a Livorno.
Venerdì 29 ottobre alle 17.30 verrà inaugurata “Riflessioni – ambiente” la personale di Antonio Colanero.
Un’accurata selezione delle opere pittoriche (oli su tela di varie dimensioni) realizzate dall’artista abruzzese nel corso degli ultimi 30 anni. Un percorso e un singolare linguaggio espressivo proprio della sua terra vivace e colorata – l’Abruzzo – terra dalla feconda tradizione artistica e culturale, che l’artista rappresenta con incisività e gusto della narrazione sviluppando un linguaggio surreale e metafisico.
Dopo il successo dell’antologica dell’artista nei suggestivi spazi del foyer del teatro Fedele Fenaroli di Lanciano (Chieti), Antonio Colanero offre al pubblico toscano in un’interpretazione assai originale e contemporanea del surrealismo, affidata a una concezione quasi fabulistica della realtà, cui egli sa dare una figurazione leggera e fantastica, gioiosa eppure ricca di memorie e di insospettabili richiami all’inconscio e al mondo onirico.
Colanero come scrive nella presentazione critica Cristina Olivieri, è un artista “capace di re-inventare e di re-interpretare la realtà – anche la più banale e quotidiana – con la sua vulcanica fantasia, il suo amore per la vita, il suo senso profondo della materia. Un artista pronto a immettere nel ventunesimo secolo la libertà delle emozioni e dell’invisibile, il prodigio della mitologia che è nella natura e nelle cose, attraverso i segni e i colori dei suoi dipinti e dei disegni preparatori in grafite e carboncino”.
All’apertura della rassegna è in programma un aperitivo inaugurale a cui sono invitati tutti i cittadini. La mostra resterà aperta al pubblico fino alle 20.00 con ingresso libero. In calendario fino al 17 novembre nell’ambito della rassegna Kinoglaz.
Biografia
Antonio Colanero è nato a Guastameroli ( frazione di Frisa, Chieti) il 23 giugno 1948.Dopo aver frequentato l’istituto d’arte di Lanciano si iscrive al magistero di Firenze, dove si diploma in “decorazione plastica”. A Firenze segue le lezioni dello scultore Enzo Innocenti e del direttore Angelo Landi. Sono gli anni di grande fermento culturale in una Firenze del 1966, che pochi giorni dopo il suo arrivo sarà piegata, ma non sconfitta, dall’alluvione dell’Arno, che l’artista immortalerà anche in una sua opera alcuni anni più tardi.A Firenze il giovane Colanero non è solo: divide gli studi e l’appartamento in piazza Santo Spirito con alcuni suoi coetanei: “Non so quante vetrate – ricorda Colanero – abbiamo rotto giocando a pallone in quella piazza, ci ritrovavamo tutti insieme lì da ogni paese d’Italia, dalla Sicilia all’Alto Adige, e c’eravamo anche noi di Frisa”. Da questo minuscolo paese della provincia di Chieti infatti, a Firenze erano arrivati in quegli anni anche di altri ragazzi, i quali, usciti dall’accademia, si sono fatti conoscere e apprezzare nel mondo dell’arte contemporanea.“Mi sarebbe piaciuto fare l’insegnate d’arte – dice oggi – ma ero il primo di 5 figli…”. Cosi nel 1970 è costretto a “confinare” la sua forza artistica su un tavolo di cucina di un anonimo appartamento milanese, dove si rifugia dopo le 8 ore trascorse a progettare negli uffici tecnici della Breda ferroviaria Pistoiesi Spa.Per 12 anni, dal 1970 al 1982, Colanero vive la dura vita dell’emigrante nella rampante Milano. Ma la sera torna in quel piccolo appartamento e sul quel tavolo di fòrmica nascono alcuni tra i suoi primi capolavori che sembrano assorbire tutta l’angoscia della solitudine nella grande metropoli, come i primissimi lavori La via giusta e Via senza uscita. (1970).Nel 1973 sposa Miranda, e nell’1982 decide di tornare nel suo Abruzzo , ma ancora non è il momento di liberare la sua forza creativa, che nasconde gelosamente tra le pareti della sua abitazione di Frisa: lavora prima in uno studio tecnico di Lanciano e poi in una piccola e vivace azienda dell’operosa Val di Sangro.Colanero vive e opera a Frisa e nel corso di quasi 40 anni ha prodotto molte opere, finora mai esposte al pubblico.
“Riflessioni - ambiente”
inaugurazione venerdì 29 ottobre 2010 ore 17:30 |
fino a mercoledì 17 novembre 2010 |