Prima Visione Dessé
L’altra verità
regia Ken Loach
con: Mark Womack, Andrea Lowe, Geoff Bell, Jack Fortune.
2011, 109′
Drammatico
con: Mark Womack, Andrea Lowe, Geoff Bell, Jack Fortune.
2011, 109′
Drammatico
Trama Frankie e Fergus sono amici da una vita. Sin dal loro primo giorno di scuola, e per i successivi venti anni, hanno condiviso gioie e dolori. Decisi a dare una svolta economica alle loro esistenze, nel 2004 i due amici vanno a lavorare come 'contractors' - guardie di sicurezza di appaltatori inglesi - in Iraq. Quando uno dei due muore lungo la 'Route Irish'- una strada a sud di Bagdad, lunga circa 12 km, che porta dalla Green Zone al centro città - l'altro, invece di ricorrere alla giustizia ufficiale, decide di condurre da solo le indagini per capire i reali motivi che hanno provocato la morte dell'amico. Tuttavia, la scoperta della verità non sarà sufficiente a riportare in lui la serenità di un tempo. Critica "Potrebbe essere un thriller di denuncia, ma Loach usa il cinema di genere a metà e un po' come uno specchietto per allodole. Il punto non è cosa è successo a Bagdad, ma cosa accadrà a Liverpool. E l'import-export dell'orrore che ci fa capire cosa accade ogni giorno, qua come là, nelle teste di chi torna (se torna). Anche perché l'elettrico Fergus a sua volta ex-contractor, userà contro gli ex-superiori per cui la guerra è solo un business, gli stessi metodi usati in Iraq. Tortura compresa, in una scena sobria e agghiacciante che mette lui (e noi) su una falsa pista, perché il torturato dice qualsiasi cosa pur di finirla... Così, a differenza che in un qualsiasi thriller teso e rassicurante, qui la verità emerge ma non trionfa. Ogni scoperta conduce a un'altra, peggiore. Ogni passo avanti nell'indagine spinge Fergus un po' più in basso. Dovevamo esportare democrazia, invece abbiamo importato barbarie. La giustizia è un mito. Non ci sono più eroi, nemmeno negativi. La guerra è dentro di noi. Peccato solo che Loach e il suo fedele sceneggiatore Paul Laverty, malgrado la consueta sensibilità e attenzione per comprimari e sottotrame (...), pur di non accordare un grammo di fascino (e di profondità) ai cattivi della storia, finiscano per creare personaggi un poco simbolici dimostrativi. Come un teorema." (Fabio Ferzetti, 'Messaggero', 20 maggio 2010) "Ken Loach, il concorrente last minute d'eccellenza, è esploso in uno dei suoi lavori più rabbiosi degli ultimi anni. 'Route Irish', la maledetta via dove Calipari fu ucciso e la Sgrena ferita, è il titolo del suo nuovo cine-attacco alla guerra, ovvero il 'luogo sbagliato al momento sbagliato' in cui Frankie, un contractor di Liverpool assoldato nel conflitto, salta per aria. Mercenari, gente pagata anche (soprattutto?) dai cartelli appaltatori della ricostruzione, soldati 'off' senza scrupoli se non quelli dell'ordinanza 17 (dopo il secondo sparo di avvertimenti, puoi trucidare chi ti pare) e che quando muore non merita la Union Jack sulla bara. (...) Del testo del fidato Laverty si imprimono i 'fucking' (almeno uno ogni tre parole) e della regia frettolosa di Loach la condanna senza appelli alle guerre e ai loro mercanti." (Anna Maria Pasetti, 'Il Riformista', 21 maggio 2010)
Note - ESTERNI GIRATI A LIVERPOOL E IN GIORDANIA. - IN CONCORSO AL 63. FESTIVAL DI CANNES (2010).
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giovedì 21 aprile | riposo |
venerdì 22 aprile | 21:30 |
sabato 23 aprile | 18:30 20:30 22:30 |
domenica 24 aprile | 18:30 20:30 22:30 |
lunedì 25 aprile | 21:30 |
martedì 26 aprile | vedi KinOOpera |
mercoledì 27 aprile | 21:30 |
giovedì 28 aprile | riposo |