KinOOpera
RIGOLETTO
regia David McVicar
direzione d'orchestra John Eliot Gardiner
con: Dimitri Platanias, Ekaterina Siurina, Vittorio Grigolo
In diretta via satellite dalla Royal Opera House di Londra
Rigoletto
Rigoletto è un’opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, tratta dal dramma di Victor Hugo Le Roi s’amuse (“Il re si diverte”).
La prima ebbe luogo l’11 marzo 1851 al Teatro La Fenice di Venezia.
Con Il trovatore (1853) e La traviata (1853) è parte della cosiddetta “trilogia popolare” di Verdi.
Centrato sulla drammatica e originale figura di un buffone di corte, Rigoletto fu inizialmente oggetto della censura austriaca. La stessa sorte era toccata nel 1832 a Le Roi s’amuse, bloccata dalla censura e riproposta solo 50 anni dopo la prima.
Nel dramma di Hugo, che non piacque né al pubblico né alla critica, erano infatti descritte senza mezzi termini le dissolutezze della corte francese, con al centro il libertinaggio di Francesco I, re di Francia. Nell’opera si arrivò al compromesso di far svolgere l’azione alla corte di Mantova, a quel tempo non più esistente, trasformando il re di Francia nel duca di Mantova, e cambiando il nome del protagonista da Triboulet a Rigoletto (dal francese rigoler che significa ridere).
Intenso dramma di passione, tradimento, amore filiale e vendetta, Rigoletto non solo offre una combinazione perfetta di ricchezza melodica e potenza drammatica, ma pone lucidamente in evidenza le tensioni sociali e la subalterna condizione femminile in una realtà nella quale il pubblico ottocentesco poteva facilmente rispecchiarsi. Dal punto di vista musicale abbiamo, fin dal preludio, il ripetersi costante del Tema della maledizione, la ripetizione della nota Do in ritmo puntato.
Trama
La scena è ambientata a Mantova e dintorni nel XVI secolo. I personaggi principali sono il duca, il buffone, Gilda (la figlia), Sparafucile e la sorella Maddalena. E’ composto in 3 atti dove i lirici interpretano la maledizione del Rigoletto, il buffone.
Atto I
Al Palazzo Ducale di Mantova, durante una festa, il Duca discorre con il fido Borsa su una fanciulla (Gilda) che egli vede sempre all’uscita della chiesa (Della mia bella incognita borghese). Borsa lo distrae mostrandogli le beltà delle dame presenti. Dopo aver dichiarato il suo spirito libertino in una canzone (Questa o quella per me pari sono), il Duca corteggia la Contessa di Ceprano, provocando la rabbia del marito, che viene schernito da Rigoletto, il buffone di corte. Intanto, in disparte, il cortigiano Marullo racconta ai suoi amici che Rigoletto, sebbene gobbo e deforme, avrebbe un’amante. In realtà la giovane, creduta erroneamente sua amante, non è altro che la figlia Gilda.
Improvvisamente appare il Conte di Monterone, vecchio nemico del Duca, che lo accusa pubblicamente di avergli sedotto la figlia. Rigoletto lo irride (Voi congiuraste contro noi, signore) e Monterone maledice lui e il Duca. Il Duca ordina di arrestare il Conte, mentre Rigoletto, spaventato per le parole di Monterone, fugge.
Mentre è sulla strada di casa il buffone viene avvicinato da Sparafucile, un sicario prezzolato, che gli offre i suoi servigi. Rigoletto lo allontana. Quindi, giunto sulla soglia di casa, ripensa alla sua vita infelice da buffone e alla maledizione di Monterone, che lo ha profondamente turbato (Quel vecchio maledivami).
Tornato a casa, riabbraccia Gilda e raccomanda alla cameriera Giovanna di vegliare su di lei (Veglia, o donna, questo fiore); ma il Duca si è già introdotto nella casa e osserva di nascosto la scena. Poco dopo Rigoletto se ne va e Gilda viene avvicinata dal Duca, che le dichiara il suo amore, spacciandosi per uno studente povero, Gualtier Maldè. Andatosene anche il Duca, Gilda canta il suo amore per lui (Gualtier Maldé… Caro nome…).
Nelle vicinanze, Marullo sta organizzando con un gruppo di cortigiani il rapimento di quella che crede essere l’amante di Rigoletto (Zitti, zitti, moviamo a vendetta) e si fa aiutare dallo stesso inconsapevole buffone che, bendato, gli tiene ferma la scala d’accesso alla terrazza. Solo quando tutti sono partiti, egli capisce la verità.
Atto II
All’oscuro di tutto, il Duca di Mantova, tornato a cercare Gilda, si dispera per il suo rapimento. Quando i cortigiani lo informano di aver rapito l’amante di Rigoletto, egli comprende cosa è successo e si fa portare Gilda in camera (Possente amor mi chiama).
Entra Rigoletto che, fingendo indifferenza (La rà, la rà), cerca la figlia, deriso dal crocchio di cortigiani. Quando capisce che Gilda si trova nella camera del Duca, sfoga la sua ira imprecando contro i nobili, che però gli impediscono di raggiungere la stanza (Cortigiani, vil razza dannata). Esce Gilda e finalmente rivela al padre come ha conosciuto il giovane di cui ignorava la vera identità (Tutte le feste al tempio). Per vendicare la figlia disonorata, Rigoletto medita una terribile vendetta.
Passa frattanto Monterone, che sta per essere condotto al supplizio. Il vecchio nobile si ferma e osserva il Duca ritratto in un quadro, constatando amaramente che la sua maledizione è stata vana. Quindi esce. Udite le sue parole, Rigoletto replica che la vendetta invece arriverà (Sì, vendetta, tremenda vendetta!). Egli ha già deciso di rivolgersi al sicario Sparafucile per chiedergli di uccidere il Duca.
Atto III
Rigoletto ha deciso di far toccare con mano alla figlia chi sia veramente l’uomo che ella continua, nonostante tutto, ad amare. La conduce perciò alla locanda di Sparafucile, nella periferia di Mantova, dove si trova il Duca, adescato dalla sorella del sicario, Maddalena. Gilda ha così modo di vedere di nascosto il Duca, mentre questi canta un elogio all’amore libertino (La donna è mobile).
Mentre all’esterno si avvicina un temporale, il Duca amoreggia con Maddalena (Bella figlia dell’amore), quindi va a riposare al piano superiore. Rigoletto dà ordine alla figlia di tornare a casa e di partire immediatamente alla volta di Verona, travestita da uomo per la sua incolumità; dopo aver preso accordi con Sparafucile, si allontana anch’egli dalla locanda. Ma Gilda, già in abiti maschili, torna presso la locanda e ascolta il drammatico dialogo che vi si svolge. Maddalena infatti, invaghitasi anch’essa del Duca, supplica il fratello affinché lo risparmi e uccida al suo posto il mandante del delitto, Rigoletto, non appena giungerà con il denaro. Sparafucile non ne vuole sapere, ma alla fine accetta un compromesso: aspetterà la mezzanotte (Se pria che abbia il mezzo la notte toccato) e ucciderà il primo uomo che entrerà nell’osteria. Gilda decide immediatamente di sacrificarsi per il Duca: fingendosi un mendicante, ella bussa alla porta della locanda e viene pugnalata a sangue freddo dal sicario.
Sparafucile consegna il corpo in un sacco a Rigoletto, che è soddisfatto di aver portato a compimento la vendetta. Tuttavia, quando ode in lontananza la voce del Duca che canticchia La donna è mobile, sconvolto e raggelato, si chiede di chi sia allora il corpo nel sacco. Lo apre e vede Gilda in fin di vita, che in un ultimo anelito chiede perdono al padre e muore tra le sue braccia. Rigoletto, disperato, si rende conto che la maledizione del vecchio Monterone si è avverata (Ah la maledizione!).
Organico orchestrale
La partitura di Verdi prevede l’utilizzo di:
- ottavino, 2 flauti, 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, 2 fagotti
- 4 corni, 2 trombe, 3 tromboni, cimbasso
- timpani, grancassa, piatti
- archi
Da suonare sul palco:
- violini I e II, viole, contrabbassi
Dietro la scena:
- Banda, grancassa, 2 campane, macchina del tuono
Brani celebri
Atto I
- Preludio
- Questa o quella per me pari sono (ballata del Duca)
- Quel vecchio maledivami (duetto tra Rigoletto e Sparafucile)
- Pari siamo! (monologo di Rigoletto)
- Figlia! Mio padre! (duetto tra Rigoletto e Gilda)
- È il sol dell’anima (duetto tra il Duca e Gilda)
- Caro nome (romanza di Gilda)
Atto II
- Ella mi fu rapita!… Parmi veder le lagrime (scena ed aria del Duca)
- Cortigiani, vil razza dannata (aria di Rigoletto)
- Tutte le feste al tempio… Sì, vendetta, tremenda vendetta (duetto tra Rigoletto e Gilda)
Atto III
- La donna è mobile (canzone del Duca)
- Un dì se ben rammentomi… Bella figlia dell’amore (quartetto)
- V’ho ingannato, colpevole fui (duetto tra Gilda e Rigoletto)
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17 aprile 2012 Diretta ore 20:30
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RIGOLETTO
di Giuseppe Verdi
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dalla Royal Opera House di Londra.
Musiche: Giusewppe verdi.
Direzione: John Eliot Gardiner
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Con: Dimitri Platanias, Ekaterina Siurina, Vittorio Grigolo
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Orchestra: Orchestra of the Royal Opera House.
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L'opera sarà preceduta da “15 minuti di presentazione” a cura di LETIZIA INNOCENTI e ELISABETTA PORTA.
APERTURA BIGLIETTERIA ore 19:00
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20:00-20:15 “15 minuti di presentazione” a cura di ELISABETTA PORTA.
20:15-20:30 Inizio collegamento in diretta dall’auditorium Promo stagione Royal Opera House Cinema in collaborazione con Merrill Lynch / BOA Promo World Stage (con Jonas Kaufmann) Promo PROSSIMA TRASMISSIONE DI CINEMA LIVE: La Fille Mal Gardée LA VOCE OFF DI Antonio Pappano INTRODUCE IL DIRETTORE - durata: 8 minuti.
20:31-21:31 INIZIO OPERA PARTE 1 Overture con didascalie Rigoletto / Verdi / Piave ATTO 1 Scena 1 - durata 18 minuti Alle 20:49 pausa di 2 minuti buio (luci basse) prima dell’inizio della scena successiva con pubblico seduto Atto 1 Scena 2 - durata 40 minuti.
21:31-22:01 INTERVALLO piccolo ristoro - durata 30 minuti, tra cui: • 15 minuti di riprese dell’auditorium • extra - ROH DVD PROMOS per Macbeth / Cendrillon / Il Trittico - durata: 5 minuti • extra - Antonio Pappano - INTRODUZIONE ALLA PARTE 2 e PROFILO Vittorio Grigolo / Duca di Mantova - durata 8 minuti.
22:01-23:16 INIZIO OPERA PARTE 2 ATTO II - durata 33 minuti Alle 22:34 pausa di 3 minuti buio (luci basse) prima dell’inizio dell’atto successivo con pubblico seduto. ATTO III durata: 32 minuti Questa produzione del Rigoletto contiene alcune scene di nudo. L’illuminazione Strobe sarà utilizzata durante l’Atto III Alle 23:11 Chiusura del sipario - durata 5 minuti Titoli di coda più riprese auditorium.
23:30 FINE della trasmissione in diretta
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BIGLIETTI: euro 12,00 prevendita nelle ore di apertura del cinema Per tutte le opere e i balletti si effettua la prenotazione del postomartedì 17 aprile 2012 | 20:30 |