Prima Visione Dessé
L’ultima ruota del carro
con: Elio Germano, Ricky Memphis, Alessandra Mastronardi
2013, 113′
Commedia
L’ultima ruota del carro Trama Ernesto è un semplice autotrasportatore che, tra case e traslochi, per quarant’anni ha girato tutta l’Italia. Dal finestrino del camion, il suo sguardo semplice si è posato sullo scorrere del tempo come sul ciglio di una strada: tra scandali e malaffare, speranze e delusioni, burrasche e schiarite, Ernesto è uno dei tanti eroi del quotidiano che, nonostante tutto, sono riusciti a schivare gli ostacoli più insidiosi restando fedeli alla famiglia, agli amici e ai propri ideali. Critica “La commedia di Veronesi è di gran lunga il suo miglior film, lontanissimo dalla faciloneria un po’ sciatta di certe opere precedenti: merito probabilmente del soggetto, la storia vera di Ernesto Fioretti (che nel film diventa Ernesto Marchetti ed è interpretato ottimamente da Elio Germano), ex tappezziere, cuoco scolastico, traslocatore, attualmente autista di Verdone e all’occorrenza dello stesso Veronesi, che ha attraversato l’Italia degli ultimi quarant’anni – con i suoi innamoramenti politici e le sue illusioni di facile benessere – conservando tutta la sua genuinità e un invidiabile rigore morale. La commedia, sceneggiata dal regista con Filippo Bologna, Ugo Chiti e lo stesso Fioretti, non è il film sugli anni del craxismo e del berlusconismo che stiamo ancora aspettando ma possiede una sua gradevole cifra «civile», che evita le trappole del rimpianto e del sarcasmo e che raccontando la cronaca nazionale dalla parte dell’«ultima ruota del carro» ci restituisce un ritratto partecipe e gentilmente affettuoso.” (Paolo Mereghetti, ‘Corriere della Sera’, 9 novembre 2013) “Svolta di Giovanni Veronesi dopo i fortunati ‘Manuali d’amore’. Con un conto aperto con l’ambizione di porsi continuità con la zampata comica toscana alla Monicelli di ‘Amici miei’, contraddetta da una vena più prossima alla schietta evasione vanziniana. ‘L’ultima ruota del carro’ è un bel film dal sapore classico, nutrito di devozione – simile al corregionale Virzì – verso alcuni esempi di commedia italiana generazionale, sociale, ideologica. (…) L’immagine che rende lo spirito del film – piccola e grande storia si sfiorano – è quella della malmessa 127 del papà tappezziere (Massimo Wertmuller) casualmente parcheggiata proprio dietro la Renault rossa di quel maledetto 9 maggio ’78 in via Caetani. Riuscito ma datato.” (Paolo D’Agostini, ‘la Repubblica’, 14 novembre 2013) “Verifica interessante, quella che attende ‘L’ultima ruota del carro': si vedrà se la partecipazione al festival di Roma può giovare a un film, e si vedrà se Giovanni Veronesi (regista della serie di Manuale d’amore) «chiama» il pubblico al botteghino anche senza la Filmauro di Aurelio De Laurentiis. Il nuovo film è prodotto dalla Fandango e distribuito dalla Warner: le premesse per non sparire nel nulla ci sono, ma soprattutto «c’è» il film, una storia solida che percorre più di 40 anni di memoria italiana. (…) Il film è una commedia che punta a modelli alti, da ‘C’eravamo tanto amati’ (là il socialista era Gassman) a ‘Una vita difficile’. I 113 minuti scorrono senza alcun inciampo. Nel cast Ricky Memphis, Alessandra Mastronardi, Sergio Rubini, Massimo Wertmuller e un brillante ritorno di Dalla Di Lazzaro, ma chi ruba la scena a tutti è Alessandro Haber nei panni – senza nominarlo – di Mario Schifano.” (Alberto Crespi, ‘L’Unità’, 14 novembre 2013)
Note - FILM D'APERTURA, FUORI CONCORSO, ALLA VIII EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA (2013).
giovedì 5 dicembre | 21:30 |
venerdì 6 dicembre | 21:30 |
sabato 7 dicembre | 21:30 (vedi anche KinOOpera) |
domenica 8 dicembre | 18:00 20:30 |
lunedì 9 dicembre | riposo |
martedì 10 dicembre | riposo |
mercoledì 11 dicembre | 21:30 |